Inserire formule matematiche in LaTEX

[SPIP 1.8] introduce una funzionalità molto potente che permette di inserire nei testi formule matematiche complesse, utilizzando la sintassi di TEX/LaTEX.

Questa funzionalità permette, per esempio, di visualizzare una formula come quella riportata di seguito:

{\displaystyle z=\left( \frac {e^{i\theta}+e^{-i\theta}}{2}\right)^2  +\left(\frac{e^{i\theta}-e^{-i\theta}}{2i} \right)^2}

codificandola direttamente nel testo, come è possibile fare con TEX.

Nota bene: l’utilizzo di questo metodo necessita, ovviamente, di conoscere già la sintassi delle formule usata da TEX. Tale sintassi non è semplice... [1]

Immagini nel testo

Il principio tecnico di questo metodo consiste nel trasformare ogni formula in immagine, immagine che viene poi mostrata all’interno del testo. Attualmente, questo è il metodo più semplice ed efficace per visualizzare formule matematiche complesse su una pagina Web.

Ad oggi, la visualizzazione di formule matematiche su pagine Web con lo standard MathML non è un metodo affidabile perché l’implementazione di MathML nei browser è totalmente sporadico. La soluzione adottata da SPIP (integrare immagini che rappresentano le formule) è a tutt’oggi la sola che garantisce che tutti i visitatori del sito vedano correttamente le formule matematiche.

È importante capire che, all’interno di SPIP, vengono trasformate solo le formule. Non è quindi il caso di utilizzare le macro-funzioni di TEX per creare l’impaginazione del documento. Si tratta di uno strumento destinato a integrare le formule matematiche all’interno di un documento codificato secondo le consuetudini di SPIP.

Sintassi all’interno di SPIP

La sintassi utilizzata in SPIP consiste nel porre la parte di testo che deve essere trattata tra gli pseudo-tag seguenti:

<math>
     ...
     Qui si estraggono le formule matematiche...
     ...
</math>

Poiché vengono trattate solo le formule matematiche, è possibile aggiungere <math>...</math> in maniera abbastanza flessibile (in parole povere, è possibile mettere il tag di apertura <math> all’inizio del testo dell’articolo e il tag di chiusura </math> alla fine...).

L’unica incompatibilità è data dal caso in cui si vuole mostrare il simbolo del «dollaro» ($) nel testo, poiché questo simbolo è utilizzato per delimitare le formule. (Questa è la ragione che ci ha spinto ad adottare i tag <math></math>.)

All’interno di questi pseudo-tag si codificano poi le formule matematiche seguendo le norme di TEX, incorniciandole tra segni di dollaro ($) o di doppio dollaro ($$) per le formule centrate.

Un esempio:

È possibile inserire matrici: \begin{pmatrix}element1&element2 \\element3&element4\end{pmatrix}
è possibile inserire frazioni, quali: {1\over z}, {1\over\displaystyle 1+{1\over x}}
utilizzare lettere greche: \alpha, \beta, \gamma, \Gamma, \varphi
centrare formule complesse:

\left|{1\over N}\sum_{n=1}^N \gamma(u_n)-{1\over 2\pi}\int_0^{2\pi}\gamma(t){\rm d}t\right| \le {\varepsilon\over 3}.

che può essere codificato in questo modo:

È possibile inserire matrici: $\begin{pmatrix}element1&element2 \\element3&element4\end{pmatrix}$
è possibile inserire frazioni, quali: ${1\over z}$, ${1\over\displaystyle 1+{1\over x}}$
utilizzare lettere greche: $\alpha$, $\beta$, $\gamma$, $\Gamma$, $\varphi$
centrare formule complesse:
$$\left|{1\over N}\sum_{n=1}^N \gamma(u_n)-{1\over 2\pi}\int_0^{2\pi}\gamma(t){\rm d}t\right| \le {\varepsilon\over 3}.$$

Il sistema si limita a visualizzare formule matematiche. Per tale motivo tutte le altre funzioni di TEX sono disattivate. Tra le funzioni più importanti non disponibili: non è possibile definire macro personalizzate (\def...{...} è disattivato) e le macro utilizzate al di fuori delle formule matematiche non sono riconosciute. Durante l’uso si riscontreranno altre limitazioni, ricordandosi sempre che lo scopo è quello di integrare formule matematiche nei propri teti e niente di più complicato...

Per i webmaster

Il trattamento delle equazioni viene effettuato in modo client-server: le formule sono inviate a un server centralizzato che invia al sito i file grafici di queste equazioni. (Ovviamente i file vengono registrati sul proprio sistema e tale scambio avviene una sola volta per ciascuna equazione.)

Per maggiori informazioni sul sistema utilizzato è possibile consultare la pagina di Wiki di SPIP. In particolare si possono trovare le spiegazioni per installare il proprio server di equazioni, al fine di non dover più dipendere dal nostro server centrale.

Note

Autore Fausto Barbarito Publié le : Mis à jour : 26/10/12

Traductions : català, corsu, English, Español, français, italiano, Nederlands, Português do Brasil, slovenčina, українська